La scuola rivolge grande attenzione alle attività
di accoglienza e orientamento,considerata l’importanza che
riveste la scelta di un curriculum che risponda al meglio alle potenzialità,
inclinazioni e capacità dello studente.
Infatti gli interventi più efficaci che una scuola possa
programmare ed assicurare agli allievi sono quelli che consentono
un allargamento significativo del successo scolastico o, per meglio
dire, una dra-stica riduzione dell’area dell’insuccesso,
intendendo con questo termine non solamente i casi di mortali-tà
scolastica, ma anche e, soprattutto, i casi di mera sopravvivenza,
rappresentati da alunni che, in ma-niera del tutto inerziale. lasciano
scivolare sulla loro persona i cinque anni del corso di studio ritrovan-dosi
alla fine delusi, demotivati e con un bagaglio culturale e comportamentale
che, molto spesso, rap-presenta la causa principale dell’insuccesso,
universitario prima, ed esistenziale poi.
La scuola, in quanto agenzia formativa, deve tendere istituzionalmente
a prevenire l’insuccesso sco-lastico, limitando ai casi estremi,
nei limiti del possibile e del ragionevole, il ricorso alla richiesta
formale di un pagamento del debito formativo degli allievi.
Se questo è vero, l’atteggiamento più corretto
e funzionale è quello di intervenire nelle fasi iniziali
della carriera scolastica, operando in un contesto programmato e
modulato che consenta di costruire percorsi formativi qualificati
e diversificati, in funzione dei reali bisogni dell’utenza.
In quest’ottica di-venta strategicamente importante sottolineare
la centralità delle classi biennio, sulle quali appare oppor-tuno
e conveniente investire risorse umane e finanziarie.
In tal senso, da anni, il liceo cura con particolare interesse sia
l’accoglienza che l’orientamento.
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